lunedì 30 agosto 2010

E alla fine il signor Marcello Dell'Utri non parlò


E alla fine il signor Marcello dell'Utri, nonostante il battage mediatico locale a suo favore, non è riuscito a tenere il suo intervento. Secondo quanto riferisce il principale quotidiano di Como nella sua versione online
[...] ha dovuto interrompere la presentazione dei Diari del duce, già contestati dai critici che non li ritengono originali. L'associazione partigiani, i comunisti, ma anche alcune signore di una certa età, sono insorte. «Mafioso. Ti devi vergognare. Uno solo dovete portare dentro e lo sapete. Uno solo, lui». E via. I cori sempre più alti hanno impedito al senatore di continuare a parlare.
Leggeremo nei prossimi giorni le ponderate parole degli opinionisti e assisteremo allo stracciar di vesti di qualcuno. Sarà l'occasione per riflettere a mente fredda, su quanto avvenuto. Allo stato, tuttavia, i fatti sono questi: c'era un signore condannato in appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa che voleva parlare dei Diari del Mussolini. Non é riuscito a farlo. Per ora può bastare.

4 commenti:

cesara pavone ha detto...

Ancora a Dolonne mi chiedevo cosa avrei fatto se fossi stata a Como, sarei andata a sentire il bibliofilo neo acquirente dei presunti diari? Devo confessare che ritengo noiosissimo il tema ormai offertoci in tutte le salse, dunque andare e subire il nefasto fascino dell'oratore o sottrarvisi con sdegno? Luigino Nessi, senza tentennamenti sicuro mi dice:" io non ci vado" e mi dice anche che il senatore Dell'Utri era tra i parlamentari che il 14 agosto hanno visitato il carcere di Como, al Bassone.Lì non sembra essere stato contestato, forse perchè i suoi più agguerriti oppositori ritengono che sia il carcere l'ambiente suo, non invece Piazza Cavour che vuoi per curiosità vuoi per poi poterlo contestare, vuoi perché il tema interessava davvero, era bella gremita, così come si può vedere dal filmato pubblicato da Qui Como
http://www.quicomo.it/ .
A volte urlare il prorio sdegno é liberatorio, non so se mi sarei aggiunta al gruppo organizzato e compatto che gli ha impedito di parlare e che ha obbligato gli organizzatori ad "evacuarlo" dalla piazza, avrei preferito che tanta energia fosse stata spesa prima, spesa a convincere gli organizzatori di Parolario a ritornare sui loro passi, giudicare inopportuna e indecente la loro proposta.Forse sarebbe stata energia mal spesa perchè il dubbio che avessero già tutto messo in conto,é legittimo, abbagliati dalla pubblicità pubblicità gratuita che ne sarebbe derivata, come avvenuto e che che ha portato Parolario, una rassegna che la stampa nazionale non s'é mai granché filata, sui quotidiani e sulle reti televisive italiane.

nsu prinz ha detto...

Proporrei un aggiornamento toponomastico. Da Piazza Cavour a Piazza del Popolo.

nsu prinz ha detto...

Comunque, credo che l'assenza di una compattezza dell'opposizione ad ampio spettro la si andrà a pagare in implementazione sulla sicurezza. Tanto vittimismo, stretta prepotente. Arriverà il pugno di ferro. Aspettiamo di sentire "anche" il questore. E poi il Vescovo. Cosa che non dovrebbe stupire, se si conosce l'anima di questa città.

nsu prinz ha detto...

@Cesara
che Parolario cerchi la ribalta, non c'era e non c'è dubbio. Ricordiamoci che siamo una città piccola, anzi grazie a Perolario siamo promossi a paesone. Un po' di analisi non guasterebbe ma per certi peracottari dell'intelletto è chiedere davvero troppo.

 
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