mercoledì 30 novembre 2011

E' arrivato il Documento di Piano

C'è una buona notizia e una cattiva notizia, a proposito del PGT (Piano di Governo del Territorio) di Como. La buona è che è stato caricato sul sito del Comune di Como il Documento di Piano (link). Manca il Piano dei Servizi e il Piano delle Regole, ma accontentiamoci. La seconda è che sfido chiunque a capire cosa c'è dentro i 48 file che lo compongono ... E pensare che c'è gente lì dentro pagata per fare questo lavoro.

venerdì 18 novembre 2011

Un Ticino ad ostacoli

Da una televisione civile di un paese civile.

Se i luoghi pubblici sono purtroppo una gimcana quotidianaTorniamo sul problema delle barriere architettoniche che rendono difficile la vita ai disabiliGimcana in carrozzelladi Igor Staehli e Fabio Pellegrinelli
TSI LA 1 - Venerdì 18 novembre, ore 21.05Patti chiari
Hanno 13 e 14 anni vivono nel Mendrisiotto e non possono accedere al centro giovanile del loro paese. Il motivo? Sono entrambi su una sedia a rotelle. Un caso clamoroso che nessuno vuole, può o riesce a risolvere. Una vicenda fatta di burocrazia, disattenzione, complicazioni varie, giustificazioni incrociate, ma la sostanza resta quella: per i due ragazzi la struttura giovanile è off limit. Un caso da cui Patti chiari è partito per iniziare un percorso a ostacoli nella Svizzera italiana. A guidarci due persone in sedia a rotelle costrette ad affrontare la loro gimcana quotidiana tra gradini invalicabili, rampe con pendenze da brivido e porte che non si aprono. Ci avevamo provato già tre anni fa, e il risultato fu deludente. Oggi Patti chiari torna alla carica anche perché incombe una scadenza importante: entro il 1° febbraio 2012 in Ticino tutti gli edifici pubblici dovranno eliminare le barriere architettonicheche rendono difficile la vita dei disabili. Ma qual è la situazione a pochi mesi da questa scadenza? Dai palazzi comunali alle preture, dalle sedi della polizia agli uffici cantonali il Ticino accusa ritardi preoccupanti, per non parlare di vere e proprie situazioni imbarazzanti che evidenziano la scarsa attenzione rivolta al problema. E poi ci sono i monumenti storici. Spesso beni protetti a beneficio di tutti i cittadini che possono visitarli. Ma anche qui c’è qualcuno che resta escluso. Ma è mai possibile che chi è su un sedia a rotelle non possa accede alla più importante chiesa del cantone, o non possa visitare un monumento dichiarato patrimonio dell’umanità?  Il racconto in immagini del Ticino a ostacoli e la protesta dei cittadini in sedia a rotelle che nello studio di Patti chiari incontrano le autorità comunali e cantonali.

RSI LA 1 - Venerdì 18 novembre, ore 21.05
Patti chiari



l racconto in immagini del Ticino a ostacoli e la protesta dei cittadini in sedia a rotelle che nello studio di Patti chiari incontrano le autorità comunali e cantonali. 
www.rsi.ch/pattichiari
Magazine dell’Informazione RSI
No. 131 – venerdì 18.11.2011
Ore 21.05 – durata 60’
REPLICHE
LA 1 sabato 19.11.11 alle 10.50
LA 2 mercoledì 23.11.11 alle 12.00
Il pubblico ha la possibilità di partecipare al dibattito sul sito www.rsi.ch/pattichiari o di telefonare alla redazione il venerdì, durante la diretta in generale, per segnalare le proprie testimonianze componendo lo 0848 03 55 55

sabato 5 novembre 2011

Mobilità e ambiente. Incontro con i candidati alle primarie del centrosinistra. Riflessioni

Riprendo e metto nero su bianco le riflessioni fatte all'incontro di Lora del 4 novembre 2011:

1 Partecipazione: L'articolo 1 dello Statuto della Città Possibile di Como cita i termini 'Ecologia urbana e cittadinanza attiva'. Siamo nel 1994 e, quando nessuno ancora ne parla, l'associazione sperimenta sul campo la 'partecipazione', lavorando soprattutto con i bambini nelle scuole sui loro spazi, i cortili e i giardini delle scuole, riprogettandoli insieme e realizzando le idee con l'aiuto di genitori e insegnanti. Stessa esperienza, ad un livello più esteso, con il Ponte dei Bottini e il Parco della Valle del Cosia. Ovvero la partecipazione dal basso. Successivamente la nostra esperienza passa attraverso Agenda 21, il primo esperimento di partecipazione 'istituzionale', ricordo che nasce dalla conferenza di Kyoto e dalla carta di Aarlborg (a cui per altro aderisce anche Como, sindaco Botta). Sappiamo come è andata a finire: tutto l'appassionato e competente lavoro dei soggetti partecipanti, sfociato nelle 67 schede d'azione, affossato e messo nel cassetto da un'Amministrazione che in realtà non aveva nessuna intenzione di avviare reali processi partecipati. Poi arriva la nuova normativa urbanistica regionale e ognuno (in teoria) può dire la sua su PGT e Piani Attuativi attraverso le procedure di VAS. Ma qui il tiro si alza e chi può realmente partecipare? Grazie alle nostre competenze che nell'associazione riuniscono architetti, avvocati, sociologi e agronomi, riusciamo a fare proposte per il PGT, sotto lo slogan 'vogliamo una città da fiaba' sui nostri temi principali, il verde e il Parco Valle del Cosia, la mobilità dolce e la ciclabilità, i lavatoi comaschi e il tema dell'acqua. Ma ci fermiamo qui, perchè dopo la VAS dell'ex S.Anna, in cui riusciamo ad avere un certo seguito, non abbiamo più le forze e le possibilità di seguire tutte le VAS che si sono succedute sui Piani Attuativi in itinere. Allora la proposta è: ritroviamo nuove modalià di partecipazione dal basso, su temi locali.

2 Lungolago paratie ed esondazioni: concordo con tutto quanto è stato detto dai candidati, in particolare sulla rinegoziazione con Sacaim e con la Regione per portare a termine l'opera limitando i danni, e rimango della mia idea originale, quella della totale inutilità dell'opera idraulica (sì invece a un intervento leggero di riqualificazione della passeggiata) e rivendicando la 'poesia del lago in piazza', evento eccezionale che, come una forte nevicata, è una sorta di rivoluzione, blocca il traffico, porta il silenzio in città, e ci costringe a fermarci e riflettere sul nostro modo frenetico di vita. Un pensiero che può suonare romantico ma che vuole riportare al centro la natura e i suoi eventi. E, in fondo, un'esondazione non fa gravi danni, che comunque vengono ripagati dalle assicurazioni.

3 Mobilità e traffico: nei programmi dei due sindaci di centro destra c'era la volontà espressa di ridurre il numero di auto circolanti in città, ma tra il dire e il fare niente si è fatto, né in termini di trasporto pubblico né di mobilità dolce e ciclabilità, se escludiamo qualche timido intervento di Moderazione del Traffico realizzato dal mio amico Piero Lorini. Allora l'obiettivo deve essere sempre quello, riduzione graduale del numero di auto circolanti in città, anche in periferia, e sul come fare è stato detto bene dai candidati, con una politica della sosta rigorosa, con il potenziamento del trasporto pubblico, con l'estensione delle ZTL, con il favorire gli spostamenti in bicicletta. Ha ragione Guido Viale quando parla di 'morte dell'automobile' intesa per come la usiamo oggi, in modo stupido; e quindi dobbiamo smetterla di rincorrere una domanda sempre crescente, di spostamento e di sosta con l'auto (ho sentito un sindaco di un comune limitrofo dire “ dobbiamo fare i parcheggi di 3 metri per 6 perchè se no non ci stanno i SUV” … demenziale!) e renderci conto che non si tratta solo di inquinamento dell'aria e relativi danni alla salute ma anche di spazio rubato (soprattutto agli utenti più deboli della strada) e tempo rubato. E infine non dimentichiamoci il problema dell'incidentalità, che, seppure in lento miglioramento grazie ad auto più sicure e soccorsi più efficienti, fa ancora morti e feriti (il 75% in aree urbane) fra gli utenti deboli, pedoni ciclisti. E su questo tema c'è 'Visione 0', una politica complessiva che mette al centro la Moderazione del Traffico (sperimentata dalla Svezia, dalla Svizzera, e promossa in Italia dalla Città Possibile di Torino) che mira a ridurre a zero le cause dell'incidentalità così come si fa per il trasporto aereo o ferroviario.

Alberto Bracchi

 
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