I cartelli ^percorso sicuro casa-scuola^ dovrebbero stare a significare che quel percorso è sicuro. O no?
Vi prego, le elezioni sono passate, toglieteli. Togliete i cartelli ^percorso sicuro casa scuola^ nei pressi della scuola di via Brambilla di Como. Non sono sicuri i percorsi e nemmeno i cartelli: qualcuno è girato, qualcuno è per terra. I percorsi sono gli stessi di prima che venissero messi i cartelli: marciapiedi obliqui e malconci, illuminazione pessima, strisce pedonali (quando ci sono) trasparenti, nessuno ostacolo visivo rimosso, nessuna opera di messa in sicurezza, nessuna opera per la riduzione della velocità e via parlando. Nell'immaginario collettivo qualche manifestazione folcloristica in prossimità delle elezioni ci sta anche: aiuole deperite che improvvisamente rinascono, inaugurazioni con banda di un centinaio di metri di strada, visite guidate a monumenti per il resto dell'anno inaccessibili. Va bene, siamo abituati, fa' lo stesso. Ma adesso che le elezioni sono passate, per favore togliete quei cartelli. I bambini sono più svegli di quello che pensate e al tempo stesso hanno una fiducia incrollabile nei grandi: intuiscono il pericolo, ma se gli dite che il percorso è sicuro, si fidano. Noi no. Ma questa è un'altra storia.
P.S.
A proposito: se volete vedere come un'amministrazione ha messo in sicurezza i percorsi casa scuola di un'intera cittadina, andate a Carimate. Lì Città Possibile ha fatto il lavoro preliminare di analisi e progettazione, che poi l'amministrazione ha fatto confluire nel piano del traffico e ha quindi realizzato: messa in sicurezza, eliminazione di ostacoli visivi, arretramento di ostacoli, percorsi protetti, piste ciclabili: c'è di tutto. Fatevi un giro. A proposito: cartelli non ce ne sono.
Rapinese aliena l’accoglienza
-
Il Comune di Como, la maggioranza di destra civica che ora lo amministra,
intende alienare
The post Rapinese aliena l’accoglienza appeared first on [Arci...
1 ora fa
4 commenti:
Un lavoro fatto bene dura nel tempo.
Fà e desfà, l'è tut lavuràà.
Como è nella seconda.
Più che la nausea di questi mendicanti di voti, che comunque in terra borghese han fatto lincetta, prevale il mal di pancia nel verificare la totale assenza di buon senso, quello del buon padre di famiglia, in questi amministratori.
Aspettiamo che qualche scolaro venga arrotato, per toglierli?
Mah ..., credo che cambi poco o nulla se qualcuno viene ^arrotato^. Al contrario, si investiranno altri fondi per dimostrare l'urgenza di intervenire. Soldi buttati via. Credo sia un problema generazionale, nel senso che ci vorranno generazioni perchè si pretenda competenza, prima che appartenenza, dagli amministratori locali.
Ho fatto un giro per quelle vie : che triste spettacolo!
Speriamo che i bambini non prendano sul serio quei cartelli!
Ormai ne sono rimasti ben pochi. La tristezza sta nella pochezza del progetto e nella facilità con cui gli amministratori ci hanno creduto. Sono convinto che i genitori - collaborando con gli uffici comunali - avrebbero fatto di meglio.
Posta un commento