Pubblicato su La Provincia del 30 dicembre 2006
domenica 31 dicembre 2006
Elezioni e smog
Pubblicato su La Provincia del 30 dicembre 2006
giovedì 28 dicembre 2006
Smog: aria più respirabile a Como!

Stampa locale:
- La Provincia del 28 dicembre 2006 [file pdf]
- Polveri sottili: voce Wipedia.it
- Inquinamento e polveri sottili: di cosa si tratta e quali sono le conseguenze
- Polveri sottili: le disposizioni europee
- Ogni anno 310.000 vittime delle polveri sottili: l'Italia al secondo posto
Primarie [elezioni]
Elezioni primarie [in Italia]Le elezioni primarie sono una competizione elettorale attraverso cui gli elettori o i milanti di un partito politico decidono chi sarà il candidato di un partito o di uno schieramento politico per una successiva competizione elettorale.
In Italia le elezioni primarie non sono previste o regolamentate per legge, come avviene negli USA. Il primo caso di elezioni primarie di rilievo nazionale si è avuto il 16 ottobre 2005, allo scopo di scegliere il candidato Presidente del Consiglio dei Ministri della coalizione di centrosinistra, L'Unione per le elezioni politiche tenutesi nella primavera del 2006. L'esordio italiano delle primarie ha visto la partecipazione di più di 4 milioni di persone e la vittoria (con circa il 74% dei consensi) di Romano Prodi fra i sette candidati disponibili, prevalendo su quattro segretari di partito e due esponenti indipendenti. Clemente Mastella ha affermato che si è sopravvalutato il numero dei partecipanti. Il sistema di voto usato è stato quello di "una testa un voto" a scrutinio segreto. Potevano partecipare alle primarie anche gli stranieri residenti in Italia e le persone che compivano i 18 anni entro la data delle elezioni politiche, il 13 maggio. In precedenza si erano già tenute delle Elezioni Primarie per decidere il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali del 2005 in Puglia, tra Francesco Boccia e Nichi Vendola, con la vittoria di quest'ultimo, che vinse poi anche le elezioni, diventando Presidente della Regione. Più tardi l'esperimento delle Primarie fu ripetuto dal centrosinistra in vista delle elezioni amministrative italiane 2006: per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione Sicilia, Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo Borsellino ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, sconfisse Ferdinando Latteri, rettore dell'Università di Catania; anche a Milano il candidato Sindaco per l'Unione fu scelto con il metodo delle primarie e l'ex questore Bruno Ferrante prevalse sul Premio Nobel Dario Fo. In italia questo tipo di elezioni non ha alcun valore legale, anche se molti esponenti politici, considerandolo un modo diretto di partecipazione dei cittadini, ritengono necessario estenderne il più possibile l'utilizzo. Tuttavia, in Toscana esiste una legge, la cosiddetta "legge 70", che consente formalmente ai partiti di tenere elezioni primarie per la scelta dei candidati in ambito regionale. Gli unici ad avere usufruito di questo strumento sono stati finora i Democratici di Sinistra, in occasione delle elezioni regionali tenutesi in Toscana nel 2005.Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_primarie
lunedì 6 novembre 2006
Interruttori di pubblico servizio: l'affaire D'Alessandro

Ora: se, per integrare il reato di interruzione di pubblico servizio di cui all'art. 340 codice penale, "è sufficiente che l'entità del turbamento della regolarità dell'ufficio o l'interruzione del medesimo, pur senza aver cagionato in concreto l'effetto di una cessazione reale dell'attività o uno scompiglio durevole del funzionamento, siano stati
martedì 19 settembre 2006
Itinerari Urbani a Ferrara

Sede del Corso: Facoltà di Architettura di Ferrara, Via Quartieri, 8 44100 Ferrara.
Durata del Corso: Il corso si svolgerà nei week-end a partire dal 18 novembre 2006 fino al 22 aprile 2007 per un totale di 164 ore di lezioni frontali, affiancate da simulazioni di processi partecipativi in aula, visite a siti realizzati con metodologie partecipative, laboratori
esperienziali in ambiente urbano. La chiusura del corso è prevista nel mese di maggio 2007.
Maggiori dettagli: www.itinerariurbani.it e http://www.cittapossibilecomo.org/new.htm
mercoledì 13 settembre 2006
Le politiche del traffico e la salute dei cittadini

Lorenzo Spallino
Pubblicato su La Provincia del 12 agosto 2006
martedì 11 luglio 2006
Il Consiglio Comunale ha adottato il Piano d'Azione AG21 del Comune di Como

- Di adottare il Piano d’Azione di Agenda 21 del comune di Como
- Di prendere atto che gli interventi a medio e lungo periodo previsti dal Piano d’Azione saranno individuati e sviluppati sulla base di provvedimenti dei competenti organi comunali in collaborazione con gli Attori del forum interessati
- Di prendere atto che la Giunta Comunale ha programmato per l’anno 2006 la realizzazione delle azioni a breve periodo in premessa richiamate e che eventuali impegni di spesa verranno assunti con differenti provvedimenti .
mercoledì 28 giugno 2006
Chi dorme dove? Il caso del dormitorio pubblico di Como
Per firmare:
- presso la mensa serale in via T.Grossi, 18 dalle 18.00 alle 20.30 (meglio se nei giorni di lunedì,mercoledì e venerdì)
- presso iCoordinamento Comasco per la Pace -via Trieste 1 - Fino Mornasco;
- presso il Centro Servizi per ilVolontariato - via San Martino 3 -Como.
Per approfondire:
giovedì 22 giugno 2006
Il parco del San Martino: così lontano, così vicino.

IL PARCO DEL SAN MARTINO….. COSI’ LONTANO…COSI’ VICINO!Per maggiori informazioni: Soc.Ortofloricola Comense tel.031.531705 – e-mail: info@ortofloricola.it; Associazione Iubilantes tel. 031.279684 - e-mail: iubilantes@iubilantes.it
Percorso storico e naturalistico nel parco dell'ex Ospedale Psichiatrico S. Martino
APPUNTAMENTO: ingresso VIA CASTELNUOVO 1 (EX OPP)
ORARIO: 19.45 di Giovedì 29 giugno 2006
ENTI PROMOTORI: Associazione Iubilantes, Luoghi non Comuni, Società Ortofloricola Comense
OBIETTIVO: contribuire a diffondere la conoscenza e la tutela di questa sentinella verde della città per valutarne l’eventuale possibilità di fruizione da parte della cittadinanza, in particolare come polo di educazione ambientale al servizio dell’utenza giovanile.
EVENTO: in tempi diversi, attraverso un suggestivo percorso botanico, Tino Tajana dell’associazione Iubilantes ripercorrerà storicamente le funzioni fondamentali svolte dalle strutture che compongono la cittadella, Emilio Trabella della Società Ortofloricola Comense darà voce al parco,Vito Trombetta e Mauro Fogliaresi dell’associazione Luoghi non Comuni guideranno al Bosco delle Parole Dimenticate. Momenti musicali accompagneranno le tappe più significative della serata a ingresso libero. In caso di cattivo tempo, la serata sarà rinviata a data da destinarsi.
mercoledì 21 giugno 2006
Il Cosia navigabile?

sabato 3 giugno 2006
Una Como presbite tra alimbicchi e tralicci

Lorenzo Spallino
Pubblicato su La Provincia, edizione di Como, del 2 giugno 2006
giovedì 1 giugno 2006
Spazio ai giovani

di Gerardo Monizza
:: da comoin-azione
martedì 23 maggio 2006
Un tratto di riva in cambio di una piscina
Continua su Salviamo le rive di Blevio >>Un tratto di riva in cambio di una piscina. Si vuole vendere un pezzo di territorio di grande valore paesaggistico e culturale per ottenere in cambio una attrezzatura di scarso valore, da inserire in un parco storico che verrebbe a sua volta gravemente danneggiato. Con una sola operazione si perderebbero due beni preziosi, pretendendo di trarne un beneficio per la comunità. L'Amministrazione Comunale di Blevio (Como) ha avviato la procedura di una Variante di PRUG (LR 23/1997 e LR 12/2005, art.25) denominata Piano Attuativo Compendio Villa Belvedere. Il proprietario è Achille Locatelli; i progettisti sono l’architetto Marco Gerosa ed il geometra Massimo Colombo. La Variante è stata adottata dal Consiglio Comunale il 12 aprile 2006. Le operazioni previste dalla Variante/Piano Attuativo sono tre:
- Incremento volumetrico della Villa Belvedere di 550 mc circa ovvero il 10% del volume esistente;
- Vendita della spiaggetta Belvedere col suo percorso di accesso previa cambio di destinazione urbanistica;
- Costruzione di un “lido” con piscina (”comunale”) come compensazione (pagamento) per l’acquisizione del terreno pubblico, come previsto da apposita convenzione; stima dell’intervento € 850.000.
giovedì 18 maggio 2006
Comitato di solidarietà a Rumesh

COME SI PUO’ CONTRIBUIRE?
Aiutare Rumesh e la sua famiglia è semplice. Si può:
- fare un versamento sul conto corrente presso la banca S. Paolo, filiale di Como, via Milano 178, intestato al “Comitato per la solidarietà a Rumesh”, coordinate bancarie n. 01025 10902 100000004058;
- oppure rivolgersi alle sedi provinciali di CGIL, CISL, UIL, ACLI, CARITAS.
venerdì 5 maggio 2006
Come passa il tempo ...
venerdì 7 aprile 2006
Gli Sventurati sorrisero ...
pseudo Manzoni da “Le Promesse mancate” ovvero “Storia della finestra infame”«Tra l'altre distinzioni e privilegi che erano stati loro concessi, per compensarli di non poter esser all’altezza, c'era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato dell’edificio era sovente frequentato da alcuni tra loro, scellerati di professione, molti de' tanti, che, in que' tempi, e co' loro sgherri, e con l'alleanze d'altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della folla e delle leggi. Il nostro manoscritto non li nomina e senza parlar inoltre del casato. Un giorno, Costoro, da una finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta la folla animosa passare o girandolar 1ì, certamente per ozio, allettati anzi che atterriti dai pericoli e dall'empietà dell'impresa, s’affacciarono e attendevano senza gran sospensione, come avesse a finire quella burrasca, lontano però dal sospettar che dovesse cader così spaventosamente addosso a loro. Qualche galantuomo precorse di traverso la folla, per avvertirli di quel che li sovrastava. I commessi, attirati già dal rumore sulla porta, guardavano sgomentati lungo la strada, dalla parte donde il rumore veniva avvicinandosi. Mentre ascoltano, vedon comparire la vanguardia: in fretta e in furia, si porta l'avviso a Costoro: mentre questi pensano a fuggire, e come fuggire, un altro viene a dirgli che non è più a tempo. I commessi ne hanno appena tanto che basti per chiuder la porta. Metton la stanga, metton puntelli, corrono a chiuder le finestre, come quando si vede venire avanti un tempo nero, e s'aspetta la grandine, da un momento all'altro. L'urlìo crescente, scendendo dall'alto come un tuono, rimbomba nel vòto cortile; ogni buco della casa ne rintrona: e di mezzo al vasto e confuso strepito, si senton forti e fitti colpi alla porta. Solo allora, affacciandosi quasi in sospetto, Costoro s’accorsero di quel che stava davvero succedendo lì sotto e, al richiamo insistente della folla che li aveva scorti far quasi capolino, si mostrarono. La folla allora gridò: - Assassini, assassini, dimissioni, dimissioni – e poi ancora – Pace, pace – con grande confusione di idee e di voci eppur ferma e quasi immobile ad attendere una qualsivoglia risposta. I militi di giustizia ch'ebbero per primi l'avviso di quel che accadeva, spediron subito a chieder soccorso al comandante del castello il quale mandò alcune guardie. L'ufiziale che li comandava, avendo osservato il comportamento di Costoro, non sapeva che partito prendere. Lì sotto non era altro che una, lasciatemi dire, accozzaglia di gente varia d'età e di sesso, e tuttavia pacifica che stava a vedere. All'intimazioni che gli venivan fatte, di sbandarsi, e di dar luogo, rispondevano con un cupo e lungo mormorìo, ma nessuno si moveva. Avvenne a quel punto che tutti, soldati, guardie e pure i commessi con assieme la folla intera sollevarono come sorpresi lo sguardo verso la vetrata finestra dietro la quale, come fantasmi, Costoro sembravano curiosare. All’improvviso il corteo fermò il suo lento ondeggiare, le mille voci tacquero e vi fu un lungo silenzio. Gli sventurati sorrisero.»
testo di Gerardo Monizza; immagine di Carlo Pozzoni.
mercoledì 5 aprile 2006
Aesculus - Ippocastano

I frutti o semi sono delle grosse e lucide castagne non commestibili, racchiuse in un riccio aculeato e vengono comunemente chiamati castagne d'India. Le foglie decidue, di colore verde brillante, sono di forma palmata e dotate di un lungo picciolo, unite al ramo in posizione opposta.
A volte le persone, per difendere questo albero maestoso, si radunano in migliaia e scendono in piazza, ritrovando come per miracolo una forte spinta interiore a mettersi insieme per difendere degli ideali [Como, 1990].
L'importante è legittimarsi ...

martedì 4 aprile 2006
Un uomo alla finestra, anzi quattro

Ieri, il sindaco Bruni o meglio, il suo mezzobusto, è apparso ad una finestra del Municipio , proprio mentre stava passando il corteo “ Como città solidale e disarmata”, organizzato da partiti ed associazioni comasche, per manifestare solidarietà al ragazzo ferito - gravemente, da un proiettile esploso dalla pistola di un vigile della squadra antiwriters - e dissenso politico alla giunta Bruni che questa squadra ha fermamente voluto. Guardate, guardate la foto di Ponzoni su la Provincia di oggi 4 aprile 2006 , che ritrae il sindaco ed i suoi assessori, alla finestra, e chiedetevi che cosa mai li faccia sorridere , perché, sì, il sindaco sta proprio sorridendo. Questa è l’immagine che rimarrà negli occhi dei circa 1000 partecipanti che, arrivati davanti alla facciata di Palazzo Cernezzi che dà su via Sauro, con stupore, hanno visto Bruni e D’Alessandro, assessore all’Ambiente, Pastore, Presidente del Consiglio Comunale, e Caradonna, assessore ai Lavori Pubblici, guardare il corteo da dietro i vetri di una finestra: che non si è aperta quasi a segnare fisicamente, con il suo rimanere chiusa, la non volontà di dialogo.
Ad ulteriore conferma dell’atteggiamento di chiusura ad ogni confronto si è aggiunto il rifiuto opposto dalla maggioranza alla richiesta dei gruppi di minoranza di dedicare una seduta consigliare ai fatti avvenuti: questa sera all’ordine del giorno non si discuterà dell’accaduto ma del bilancio 2006. Eppure la città ha avuto un sussulto, è uscita dal torpore che la avvolge da anni: lo testimoniano le numerose lettere pervenute al quotidiano La Provincia che parlano di incredulità per quanto è avvenuto e partecipano il loro sdegno per il modo con cui questa amministrazione sta gestendo l’accaduto.
Lo testimonia la presenza forte e dolce dei tantissimi giovani che hanno accompagnato il corteo, portando striscioni che alternavano gli slogan più duri e politici “ Si dimettano i responsabili” “ Assassini vergognatevi” a quelli più creativi “ di writing si muore” , “ muri puliti, strade sporche di sangue” “Pochi imbecilli sparano in città” a fare il verso alla campagna antiwriters voluta dalla giunta e che recita “ Pochi imbecilli sfregiano una città” . Lo testimonia la risposta corale , partecipata e solidale di settori della società civile, solitamente cauti nella critica, specialmente verso questa maggioranza.
Caro dott. Bruni, lei, che si dice persona moderata sa che un sindaco dovrebbe essere per i suoi concittadini il buon pater familias di antica memoria e sa che di questi dovrebbe avere il noto buon senso, quello che, lei, purtroppo, non ha avuto, quando ha deciso di guardare dall’alto quanto avveniva. Torno alla domanda dell’inizio: lo ha fatto di proposito, per provocare, o è il suo abito mentale?

Ragazzi che sporcano/dipingono i muri

1° Non mi scandalizzo per i muri sporcati da imbrattatori o vandali. Il vandalismo mi deprime, ma dobbiamo riconoscere che la mancanza di rispetto per il bene comune è frutto della nostra cultura. Ci sono però problemi ben più importanti dei muri imbrattati.
2° Le pitture murali, fatte da quelli che oggi chiamiamo writers, hanno storia millenaria. Sono comunicazione e cultura, spesso arte. E contribuiscono a rendere allegri i muri grigi delle nostre squallide periferie o dei nostri squallidi sottopassaggi urbani.
3° Non riconoscere questi fenomeni, e criminalizzarli in favore della (presunta) sicurezza, vuol dire forse cercare di nascondere i veri problemi della città e i veri, e ben più gravi, fenomeni di illegalità.
4° Creare il clima di criminalizzazione e repressione, e rifiutare il dialogo con i protagonisti di questi fenomeni, vuol dire assumersi gravi responsabilità sociali.
5° Inventare strumenti di repressione come queste ’squadrette’ dalla pistola facile vuol dire unire alle gravi responsabilità una gravissima incompetenza.
6° Credere che la città possa diventare più sicura e più viva e più pulita con questi metodi dimostra di non conoscere le più importanti esperienze europee di riqualificazione di spazi urbani.
7° Con tutto questo, e dopo questo fatto doloroso e grave, bisognerebbe che chi assomma tutte queste ‘qualità’ abbia la dignità e il coraggio di dimettersi. Subito.
P.S.: Ai duri, ai repressori dei writers: non cercate di identificare i ragazzi della foto. Sono di un'altra città, e sono autorizzati.
SICUREZZA E' PARTECIPAZIONE
SIAMO CON RUMESH, SIAMO COI RAGAZZI
lunedì 3 aprile 2006
Città solidale e disarmata: Como, piazza del Duomo, 3 aprile 2006, ore 18,30

Inutile ricordare a questi signori che, lungi dal rassicurare, le barriere finiscono per alimentare in una spirale senza fine i fantasmi della paura (La Rocca, 2002): qui si parla di una ragazzino in fin di vita per avere commesso un'infrazione al codice della strada, come giustamente ha sottolineato il questore di Como, Angelo Caldarola ne La Provincia di ieri. Stupisce infine che la Procura non abbia iscritto nel registro degli indagati chi permette che a Como si aggirino vigili in borghese autorizzati a ^ingaggi^ ad armi spianate, colpo in canna e senza sicura. Ma siamo certi che qualcuno avrà una spiegazione anche per questo.
martedì 14 marzo 2006
Libertà: di espressione?

venerdì 3 marzo 2006
La strada non vale un tubo e il traffico non è un liquido
MOBILITÀ URBANA / LE ULTIME SCOPERTE. Ingorgo al computer. Come si rendono più intelligenti le dinamiche del traffico? E' quello che studia la Fisica delle Città. Una nuova scienza che ci riguarda tutti.

Riflessioni, briciole di appunti, per gli assessori comaschi, che dovrebbero chiedersi per quale motivo i cittadini dovrebbero utilizzare la fantomatica ferrotramvia se ancora si progettano parcheggi sublacuali e neanche un posto auto viene tolto a CSU, la società controllata cui è affidata - per contratto - la gestione delle aree di sosta e degli autosili di proprietà comunale, almeno fino al 31.12.2013.
mercoledì 22 febbraio 2006
Europa, sulle strade si muore di meno.
Insomma, il solito bollettino di guerra. Da noi continuo a vedere penzolare gli striscioni dell'ACI messi vicino alle scuole con il segnale di pericolo ^Attenzione! Bambini!^. Conoscevo i segnali ^Mucche^ (Alto Adige), ^Cervi^ (passo dello Stelvio)^. Forse esiste anche ^Pecore^(Barbagia?). Ma che i bambini fossero un pericolo, questa poi ... forse le assicurazioni ...?Da Repubblica.it: Diminuiscono i morti sulle strade europee. Lo scorso anno i decessi sono stati 41 mila, 8 mila in meno rispetto al 2001. [...] Quanto a numero di morti, le strade italiane non sono molto differenti da quelle dei partner europei, con un discreto aumento della sicurezza riassunto dalle cifre: oltre 5600 vittime nel 2004, un migliaio in meno rispetto al 2001, e una percentuale di decessi per numero di abitanti in piena media Ue. [...] Secondo lo studio della Commissione, nei quindici vecchi paesi dell'Unione le strade urbane sono più pericolose rispetto alle autostrade, con il 67% degli incidenti verificatisi all'interno delle mura cittadine.
martedì 7 febbraio 2006
Vedano Olona Natale 2005


Una grande struttura in legno di robinia realizzata su misura dal Larobatorio di Como che univa le idee e la fantasia dei bambini al rigore progettuale e all'osservanza delle norme più avanzate sulla sicurezza.

lunedì 30 gennaio 2006
Neve, e poi neve, e ancora neve

martedì 24 gennaio 2006
Auto-mobili?

La vera alternativa allo stato di cose esistente consiste nel dichiarare «area protetta» il bene pubblico rappresentato dalle strade urbane, e di sottoporle a vincoli rigorosi che garantiscano la salvaguardia delle sue funzioni più proprie; così come l'istituzione di aree protette (i parchi) affronta e risolve il problema della salvaguardia dei beni naturalistici assai meglio di quanto abbiano fatto le enclosures: sia dal punto di vista del valore - non solo ambientale, ma anche economico - delle risorse, che, ovviamente, da quello dell'equità. Dichiarare le strade urbane area protetta significa vietarle al traffico privato: cioè a tutti quei veicoli che non svolgono un servizio pubblico o di pubblica utilità: caratteristiche, queste, che vanno valutate e negoziate in modo mirato, caso per caso, e che possono variare nel tempo e a seconda delle circostanze; una valutazione e una negoziazione che rientrano tra i compiti di assoluta priorità delle autorità che hanno in carico la gestione del territorio.
Leggetelo tutto, ne vale la pena.
giovedì 19 gennaio 2006
Varese, anno stellare 3026.24.0

martedì 17 gennaio 2006
Magritte e la città

che futuro può avere una città di meno di 80.000 abitanti, in buona parte anziani? È una questione improrogabile. La risposta più semplice è dire che non sarà più una città. Almeno ci fosse qualcuno che teorizza questo, cioè Como città impostata solo sui servizi, sulle attività pubbliche, sulla cultura e il divertimento. Bisognerebbe dargli contro, però sarebbe almeno un'idea chiara, per quanto a mio avviso impossibile da realizzare. Invece tutti vogliamo una città viva, abitata e abitabile, accogliente e aperta alle novità del nostro tempo e assistiamo impotenti al fatto che si vada nella direzione esattamente opposta ai nostri desideri.Il dubbio sulle politiche sociali e territoriali comasche resta: ma "abbiate pietà di quelli che sono nel dubbio" (Giuda, 22).
mercoledì 11 gennaio 2006
Maestre violente al nido: ma i genitori dove sono?
Li sculacciavano, li minacciavano, li costringevano a rimangiare i bocconi che avevano sputato, li chiudevano a chiave in uno sgabuzzino buio. Maestre cattive. E le loro piccole vittime: dodici bambini dai 18 mesi ai 3 anni, iscritti in un micronido nella periferia nord est della città, tra Precotto e Crescenzago. È diventata una stanza degli orrori quell'unica classe aperta a settembre al piano terra di una materna comunale. Con due «orchi» e un'eroina a salvare le sorti dei bambini: una bidella coraggiosa che ha deciso di reagire. Ha preso il telefonino e filmato tutto, percosse e punizioni. Poi, il 19 dicembre, è andata alla polizia. Pochi giorni di indagine, condotta dal pm Marco Ghezzi (tra i testimoni, la terza maestra che ha confermato tutto), e lunedì sono scattati i provvedimenti: il gip Giovanni Verga ha disposto per le due giovani donne (intorno ai 25 anni, una laureata in psicologia, l'altra con un diploma di assistente sociale) il «divieto di dimora» per il reato di percosse. In sostanza, le educatrici non potranno entrare né lavorare in quell'asilo. Il pm aveva chiesto al gip una misura più severa: gli arresti domiciliari con l'accusa di maltrattamenti aggravati.Non so se - come accusano i Ds - questo sia il risultato della privatizzazione che il Comune di Milano ha da anni messo in atto sui molti servizi sociali: certo c'è da chiedersi se e quali garanzie vengano chieste alle cooperative che gestiscono gli asili nido, quale formazione abbiano gli operatori, quale ruolo giochi l'attenzione all'infanzia nella graduatoria delle priorità dell'amministrazione comunale. Sorridente, l'assessore all'Infanzia, Bruno Simini, invita, giustamente, a non criminalizzare "tutta la categoria delle educatrici", mettendo l'accento sul fatto che la segnalazione sia arrivata dall'interno, ossia da una bidella. Il sistema, conclude, ha (o, meglio, avrebbe) quindi dato buoni risultati:
Lo dimostra il fatto che i genitori incontrati ieri mattina dai miei dirigenti erano all'oscuro di tutto. alcuni hanno addirittura fatto il regalo di Natale alle due maestre indagate.A parte il fatto che se il "il sistema" è quello dell'affidamento in outsourcing [tradotto in italiano, esternalizzazione] dei servizi comunali, è proprio "il sistema" ad aver dato pessima prova di sè, a parte la tristezza di non leggere nelle dichiarazioni dell'assessore una sola riflessione sull'opportunità di verificare l'idoneità della cooperativa a proseguire il servizio in questione, mi chiedo: ma davvero l'iniziativa deve partire da una bidella? E' possibile che nessuno a casa si sia accorto di niente, che i bambini a casa fossero sereni, che si comportassero normalmente? "Com'è andata oggi, signora maestra?" "Il solito. Ha fatto un po' di capricci, come tutti, non lo facciamo più, vero Mariolino?" "Mariolino, saluta la maestra" "Non saluta ... mi scusi" "Non fa niente, tanto ci vediamo domani, vero Mariolino?"
giovedì 5 gennaio 2006
I Suv? Non salvano i bambini
Riflessioni interessanti, anche se di un altro pianeta.Chi fino a oggi ha scelto un Suv nella presunzione (legittima per carità, almeno a giudicare dalle dimensioni di queste auto) che i bambini potessero viaggiare lì sopra protetti nel migliore dei modi sbaglia: l'Ospedale per bambini di Filadelfia ha infatti appena dimostrato - con un ponderoso studio pubblicato su "Pediatrics", rivista leader al mondo del settore - che i bambini che viaggiano su un Suv corrono gli stessi rischi rispetto a quelli che viaggiano su una normale vettura [...] Sempre secondo l'Ospedale per bambini di Filadelfia, fra Suv e normale berlina alla fine il bilancio di sicurezza è pari. E per chi non ci credesse sulla rivista "Pediatrics" ci sono una marea di dati a suffragio di questa tesi, dati che arrivano dall'analisi dettagliata su 72 mila bambini fino a 15 anni di età coinvolti in incidenti stradali.