mercoledì 5 aprile 2006

L'importante è legittimarsi ...

No. Mi spiace, ma nella vicenda che ha portato al ferimento di un ragazzino di 18 anni sospettato di essere un writer, si sta commettendo un errore, anzi il solito errore, quello di giustificare in qualche modo i writer e così legittimare la posizione di chi invoca il nucleo antiwriter. La gente non vuole i writer come non vuole i corpi speciali con "licenza di uccidere". E ha ragione. Non solo: senza saperlo, la gente comune coglie il nocciolo del problema, perchè giustificando un estremo si legittima il suo opposto. Per quanto mi riguarda, gli autori degli scarabocchi di cui è pieno il centro storico possono essere tranquillamente inviati ai lavori socialmente utili: il fatto che il Comune di Como non gli abbia mai concesso degli spazi, non giustifica in alcun modo che si sfoghino bomboletta alla mano. Sono sottoposto a un regime fiscale folle che mi impone di anticipare il 90% delle tasse su entrate ancora non avvenute: non per questo mi vendico portandomi a casa l'equivalente in cartelli stradali. Come sempre, sfugge il dat di sfondo: si è creato un corpo speciale che risponde a soggetti politici e non a istituzioni centrali. Questo è il vero punto: vederlo non sottolineato e annegato tra le polemiche, le urla, i capelli da rasta, le bombolette, le keffiah, mi amareggia più del sorriso ebete dei quattro affacciati alla finestra del municipio, che invece sanno benissimo che alzando il livello della polemica le ragioni dei giusti scompariranno con quelle degli empi. "Uccideteli tutti: il Signore riconoscerà i suoi": gridò il legato pontificio Arnaldo-Amalric alla presa di Bèziers. Finirà così. Tutti a urlare, ma la voce di quelli che denunciano la violazione dei principi costituzionali in materia di ordine pubblico finirà inascoltata, confusa e incomprensibile. E tutto rimarrà come prima. L'importante è continuare a legittimarsi vicendevolmente ... keffiah vs. pizzetti di AN. Che tristezza.

1 commenti:

Alberto Bracchi ha detto...

Lorenzo mi spiace ma non ci troviamo d'accordo. "la gente non vuole i writer come non vuole i corpi speciali dei vigili" ... Ma come? I corpi speciali li vuole, applaudivano tutti quella sera in biblioteca, perchè vuole la SICUREZZA, perchè il diverso dà sempre fastidio, che sia un writer, un extracomunitario, o un ragazzo 'rumoroso' con i rasta e i bonghi. Per piacere poi non confondiamo sempre il vandalismo puro e semplice con un modo di esprimersi che esiste in tutto il mondo e che nasce dal grigiore che le nostre città offrono ai ragazzi. Io sono stato sempre coi ragazzi in questi giorni, poche polemiche e poche urla (anzi, sotto la finestra del sindaco beffardo c'era qualche adulto che urlava di più), ma proposte politiche espresse nel modo loro, rumoroso e allegro, e ironico, ieri sera avevano le pistole ad acqua. Tutto sempre in modo civile e denunciando proprio la violazione dei principi costituzionali con volantini e documenti. E attenzione: rischiano di essere delusi anche in questa occasione dai politici istituzionali, anche e soprattutto da quelli che dovrebbero rappresentarli. Per questo fanno rumore, e per me fanno bene.
Speriamo che con questa discussione si svegli anche il nostro Blog. Se no mi viene da dire che la città possibile a Como ha fallito. Anzi, sono sempre più di questa convinzione. Non esistiamo.

 
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