venerdì 19 marzo 2010

C'é un nuovo ragazzo in città

Allinea a destra


Sta arrivando la primavera, forse arriveranno le rondini ....
Intanto il panorama sociale cittadino si arrichisce di un nuovo blog.
Guido Rovi, giovane comasco a noi noto per la sua proposta "+ tavoli nei parchi pubblici", ora rilancia con un blog dal nome promettente: " Cambiare Como ".
Come si usava fare nei villaggi, si invita e poi si rende visita al nuovo arrivato.
Il post di battesimo é in piena sintonia con le proposte de La città possibile como, è bello trovare un nuovo compagno di strada!
Auguri a Guido, che il suo blog abbia la curiosità e l'energia e l'intelligenza di un ragazzo che guarda la città con occhi nuovi!

14 commenti:

Lorenzo Spallino ha detto...

Brava Cesara e bravo Guido.

A ha detto...

Per ora manca un po' di spessore al ragazzo.
manca un po' di "succo".

A quando una piattaforma per la discussione delle proposte CONCRETE per Como?

Che senso ha dire "incentiviamo il trasporto pubblico" se non si chiarisce il "come"? Solo populismo?

Che senso ha fare un articolo sui GAS senza citare i GAS presenti sul territorio comasco?

I blog vivono di credibilita' e la credibilita' viene anche misurata sulla qualita' delle segnalazioni che vengono fatte...

Credo che se questo blog non prendera' una svolta rivolta a delle proposte concrete sulla citta' mi tocchera' rimuovermi dai miei feed.

Peccato perchè con tutti quei collaboratori mi sarei aspettato un blog piu' prolifico...

A.

nsu prinz ha detto...

La vita è una tavola calda...c'è chi si dà da fare ai fornelli e chi vuole la pappa pronta. Ma, dei due, il rischio d'impresa è in capo solo al primo e sta a lui stabilire ingredienti, tempi di cottura e presentazione della pietanza. Se non va bene, si cambia tavola calda. Oppure si va al Cepu corso ristorazione. "In bocca al lupo" al nuovo chef ed al suo blog, che aggiungerà nuovi ingredienti alla "Cucina Como" dove si fa quel che si può, e meno male. ciao

lycaon ha detto...

Credo che l'importante sia proporre idee. la mia intenzione non è quella di sviluppare gratis dei progetti, perchè portare avanti qualunque idea richiede tempo e denaro.
Francamente non mi sembra il caso di pubblicare su un blog dati tecnici (liste della spesa sui costi, diagrammi di Gantt, mappe del sistema, delle interazioni o WBS). Da un blog si può copiare con un ctrl c ; lavorare gratis per soddisfare le esigenze perferzioniste del visitatore di turno o del copiatore di professione mi pare un atteggiamento abbastanza miope.

lycaon ha detto...

Giusto per mettere i puntini sulle "i", vi linko due progetti sviluppati nel mio stesso corso di laurea in università (cena di quartiere e car sharing). http://www.sustainable-everyday.net/rapvis_polimi2005/
Per pensare e strutturare una cosa di questo tipo, specialmente a livello di immagini, magari in apparenza relativamente semplici, occorrono un paio di mesi di lavoro.
Sarò grato a chiunque vorrà collaborare a pensare in modo diverso la città mettendono ognuno un mattone per fare degli scenari, qualcosa di concreto.

A. ha detto...

leggi bene:
- nessuno vuole immagini o liste della spesa sui costi. Semplicemente chiarire il "come".
Non mi interessa copiare i tuoi dati tecnici.
Mi interessa sapere se vuoi incentivare il trasporto pubblico come pensi di farlo.
Trasporto pubblico su gomma? Trasporto su rotaia sfruttando le linee di FNME e FS? O vuoi costruire una ferrotramvia?

Come convinci i comaschi a lasciare a casa le auto per prendere i mezzi pubblici?
Con dei manifesti con su un canguro?

L'unico sistema sarebbe un taglio drastico del traffico veicolare rivolto verso la citta'.
Del tipo: se sei diretto in centro DEVi usare i mezzi.
L'unico metodo che a mio avviso potrebbe funzionare sarebbe vietare la sosta ai non residenti in centro durante il giorno.

- se poi rileggi bene quello che ho scirtto capirai che non ho niente contro di te ma il manifestino "piu' verde per tutti " evidentemente punta ad un livello di comunicazione decisamente "cheap".
Pero' considerato che Como è la roccaforte del PdL la tua strategia potrebbe non essere del tutto sbagliata.:-)

@nsu
Comunicare su un blog significa anche ricevere commenti e cercare di capire se all'interno possa esserci un suggerimento sensato.

- nel caso specifico la mancata segnalazione dei GAS presenti sul teritorio comasco.
Io correggerei il post segnalandoli.
Credo che la loro iniziativa sia lodevole e in questi casi il "fare sistema" è una risorsa preziosa.
Quel che serve alla citta' è una piattaforma di discussione e ben venga se questo blog o il vivereacomo di nsu possano diventarlo un giorno.

A.

lycaon ha detto...

La comunicazione alla mulino bianco (o all'Armando Testa diciamo) è semplice ed efficace,cheap diciamo, non richiede impegno interepretativo e la ggente è abituata a quello. Potremmo fare della comunicazione basata sul faccione arrabbiato di Toshirō Mifune, ma non tutti capirebbero. Quindi l'ovvio è meglio per porre una base di condivisione con chi la pensa in modo diverso su questioni "alte".

Penso che impedire di entrare ai città ai non residenti sia improponibile, perchè coi divieti non si ottiene nulla (e i commercianti di Como sarebbero in rivolta). Non dimentichiamo che i piani di parcheggio fuori dalla convalle (Lazzago e Val Mulini)è evidente che nessuno li seguirà mai. Chiamiamole cattedrali nel deserto ad andare bene.
E' chiaro che 10-15minuti di auto di distanza tra un parcheggio esterno e como centro sono troppi per rendere la cosa appetibile (anche a me che vivo in centro). Una possibilità sarebbe quella di spostare il traffico veicolare in zona prossima al centro, ma non a chimoletri di distanza.
Le mie proposte sui trasporti che poi articolerò meglio sul mio blog sono due. La prima è dedicare l'area della ex Ticosa a quello che può essere l'unico scopo che eviti la sua cementificazione. Per prima cosa a Como manca uno spazio di parcheggio per la "vocazione turistica" della città; creare sempre in una parte dell'area della Ticosa un "parco" che faccia da collegamento/ponte tra città e la spina verde può essere utile per rendere più semplice l'accesso al cimitero soprastante e ai percorsi del Monte Croce, lasciati nell'oblio più completo.
L'altra idea riguarda gli autobus pubblici . E' improponibile che il disastroso stato delle nostre strade dopo le nevicate sia causato principalmente dalle catene dei bus. E' possibile che nel 2010 non si possano avere dei pneumatici per la neve al posto delle obsolete catene che devstano il manto stradale?
La qualità dei materiali da costruzione è scandalosa; ovunque la città sembra essere lasciata a se stessa e perfino sul lungolago l'asfalto rifatto in occasione del giro di Lombardia inizia ad avere qua e là delle buche.

PS la mia idea non è sui GAS, ma è di prendere parte di quel modello distributivo e integrarlo in modo commercialmente ineteressante. E' solo un'idea in fase inziale, ci vuole tempo e molti studi per svilupparla. Se si guardano le cose pubblicate dopo, si può notare che non parlo di GAS, ma di dare un tipo di distribuzione diversa per le attività future del mercato coperto.

nsu prinz ha detto...

Caro A
Cp è già una bella piattaforma,e non da oggi portatrice sana di proposte (Reynaud adesso non faccia il galletto)figlie di ore di lavoro "fisico" oltre che mentale, oltre al virtuale c'è quindi il concreto. Sicuramente la città che ci ha dato il Natale è sonnecchiosa, va di delega in delega in maniera costante ed il rischio è la perdita della capacità di analisi ed una autonoma presa di coscienza. Rischia fortemente una sudditanza psicologica. Nulla di più grave anche in virtù del fatto che viene percepito come stato di normalità, quando normale non è. Un obiettivo che credo possa essere condiviso e spunto per non mollare è quello di fissare il traguardo che sia la città a governare la propria amministrazione e non viceversa. I lavori sono in corso ma dobbiamo fare i conti anche col vento politico che sta soffiando e che non aiuta, la buona notizia è che ci siamo, non molliamo, qualcuno nuovo arriva... sicchè si può essere cautamente ottimisti. Ciao

A ha detto...

@l
io non vieterei di entrare in centro ai non residenti.
Semplicemente cancellerei i parcheggi.

Perchè chi va in centro?
- chi ci lavora e abita in periferia
- chi va al mercato
- e chi fa window shopping e al massimo compra qualche capo di abbigliamento.

Diciamo che la "spesa grossa" la si fa al supermercato, non in centro.

Secondo me quindi l'auto privata per andare in centro è una scelta demenziale e come tale va trattata.

Purtroppo la morfologia del territorio non consente tante scelte diverse per lo spostamento dei flussi di traffico.

Ma almeno il traffico diretto in citta' si potrebbe cancellare.

Dopo di che se tu sai che esiste un signor snodo auto privata - centro a Lazzago e che una volta in centro non c'è modo di parcheggiare di assicuro che l'auto a Lazzago la lasci volentieri.

Ma il prezzo gioca un fattore chiave.
Per dire due/tre euro per parcheggio giornaliero e biglietto del treno grandate/como lago.

E' che nell'era post "picco del petrolio" tutta la mobilita' e la logistica vanno ripensate.
E noi adesso ci siamo, prima ce ne accorgeremo meno dolorosa sara' la transizione.
La mobilita' privata ( lambretta prima e auto poi )è stato il driver del boom economico del dopoguerra... adesso che il petrolio si sta esaurendo i giochi vanno ripensati.

E lo stesso scenario di post picco si applica anche alle materie prime, non solo alle fonti di energia fossile.
Va ripensato anche il modo di produrre e di consumare
( e qui si potrebbe aprire una discussione infinita sullo smaltimento dei rifiuti e sulla scelta demenziale dell'incenerimento che a quanto pare risulta essere cancerogeno ).
Cosi' come il servizio di consegna a domicilio del mercato coperto che ho letto sul tuo blog.
( anche se diciamolo, alle vecchine e ai vecchini piace farsi il giro al mercato coperto che almeno gli fa "passare la giornata"... )

ma ti diro' se togli i parcheggi dal centro e metti una linea di bus ogni dieci minuti ti assicuro che la gente i mezzi pubblici comincia ad usarli.

Anche io ero scettico ma ormai da un anno e mezzo queste cose le vedo ogni giorno.
Vivo all'estero in una citta' sostanzialmente "car free". E' un mondo possibile.

ps i problemi sull'asfalto oltre alle catene sui mezzi pubblici credo possano anche essere legate a scarsa qualita' delle materie prime e dissesto idrogeologico del terreno sottostante ( io mi ricordo una voragine aperta una notte in canturina nel 98).
Purtroppo i Verdi di Como hanno avuto molta risonanza sulla mobilitazione per salvaguardare il cedro in piazza mazzini ma su questi temi pare che nn riescano a farsi sentire e la cosa è un peccato.

lycaon ha detto...

Comprendo la tua visione delle cose, ma la ritengo assai strumentalizzabile in senso negativo in questa città. Specie da certi amministratori.
I vari progetti esistenti in merito al mercato e alla metrotranvia per farti un esempio pur essendo basati su alcuni principi logici, hanno degli svantaggi tali da renderli estremamente dannosi e poco fruibili.
Il mercato è stato più volte minacciato di delocalizzazione. spostare alla ticosa il "sistema mercato",perchè ci sono i parcheggi è una cazzata. Scusate il francesismo.
Il plusvalore del fare la spesa al mercato non è il parcheggio, ma il fatto che si trovi in centro città e uno può farsi un giro e vedere parte del centro storico.
Se ci fosse un comodo e ampio parcheggio il mercato ne guadagnerebbe? forse sì. Io ci vado a piedi perchè abito vicino,ma so che molta gente compra e fa la spesa una volta la settimana proprio al mercato. Sull'eliminare i parcheggi a Como per i non residenti mi sembra abbastanza miope come proposta. Voglio dire, se invito a cena un amico e io per esempio non ho il garage o un posto auto dove farlo stare, lui come diavolo fa a venirmi a trovare?
Se gli dico di lasciare la macchina al Lazzago mi manda a quel paese e non mi viene più a trovare.
Si parla spesso di metrotranvia...Oltre a essere antieconomica per i costi, dove la si fa passare?
Sulla linea nord chi glielo spiega ai progettisti che prima di passare dal fiume aperto ci sono le case della salita cappuccini? Le abbattiamo per fare il secondo binario? Oppure seguiamo il geniale consiglio del progetto che ora va per la maggiore..
il progetto che la fa arrivare a san giovanni è inutile, perchè rimarrebbe tutto come è ora, rendendo le cose più complicate e scomode per i cittadini. Senza scordare la speculazione edilizia che si farà tra albate e grandate con la presunta nuova stazione. Io a piedi ci impiego mezzora a raggiungere como san giovanni. Se voglio prendere il 5, devo salire a Civiglio prima di raggiungere la stazione...quindi altro che mezzora...su e giù per la montagna per andare a prendere un mezzo che mi porterà a prendere un treno che arriverà a Milano e dove dovrò fare un cambio...per il freccia rossa...
Io uso poco la macchina, ma quando vedo questo "sviluppo" logistico senza considerare le interazioni degli utenti coi servizi resto sbigottito e comprendo perchè il mezzo privato rimane così usato.
Inoltre il progetto prevede la cancellazione del tratto como chiasso per farci...CASE ? ancora?
Se deve esserci un parcheggio deve essere più comodo, non su a casa di Dio. Trasformare l'area ex Ticosa in questo famigerato parcheggio eviterebbe gli ingorghi in centro se ci fosse una trasformazione del tragitto del poco usato 9 Cimitero in bus navetta che ogni 10minuti con un giro a 8 percorre tutta la città. La città ha spesso esternalizzato con una prorompetente forza centrifuga pezzi importanti di servizi fuori da essa, S.Anna, Cinema, motorizzazione, rendendo scomodo raggiungere queste nuove locazione e lasciando il centro una scatola vuota.

nsu prinz ha detto...

Saggezza dei vecchi, una volta a Como c'erano i tram su ferro. Bei tempi.

cesara pavone ha detto...

Lo scambio che qui intercorre dimostra, a mio avviso, che ci sono, in città,energie ed intelligenze che vogliono mettersi in gioco, che vogliono discutere del destino di Como.
E mi chiedo:
Ci sono e se sì dove sono e quali sono i luoghi in cui cittadini volenterosi si confrontano senza pregiudizi, senza che l'apposizione di paletti precostituiti includa od escluda a priori?
I partiti stanno soddisfando il bisogno di partecipazione dei cittadini?
Non lo so, non so come siano oggi strutturati, come al loro interno vengano prese le decisioni, quale sia il grado di trasparenza che li connota.
So che per decidere con coscienza occorre avere conoscenza, ho l'impressione che non sempre questa sia stata la prassi seguita. La questione paratie ce lo insegna.
Ringrazio NSU PRINZ per aver ricordato che La città possibile como non é solo un blog, ma é un'associazione in carne ed ossa che lavora da 15 anni su realissime cose.
A mia volta ricordo che CP é aperta ai contributi di tutte le persone che condividono i nostri temi fondanti che qui trovate
http://www.cittapossibilecomo.org/associazione.htm#testo

nsu prinz ha detto...

Gaber ci ricordava la partecipazione, forse quell'aspetto andrebbe valutato e, posto che le 2500 e passa firme raccolte dalla Patelli per il defunto Cedro di Caradonniana memoria sono state dato insignificante, va alzata la soglia. Forse è un bene aver raggiunto un livello di pre-collasso nell'ordinaria amministrazione aggravato dall'arroganza e competenze discutibili, almeno lo si conosce, si sa di che si parla standoci dentro sino alle ginocchia. Parto dal concetto che se mi venisse chiesto se un tale scenario di precarietà sia da rinersi opportuno ed apprezzabile "ma anche" soddisfacente direi di no. Un vuoto che andrebbe colmato è residente all'interno di questa domanda.Domanda che stenta ad entrare nelle case, nelle scuole, negli uffici(perchè no) nei luoghi di lavoro. Comunicare, chiedere e vedere come va. Se è vero che contano i numeri, vediamo "che numero" ritiene che sì, forse qualcosa non va. Non ho memoria che un'indagine di tal natura abbia avuto luogo recentemente. Conosco un editore che mi deve un pacchetto di cicche dai tempi della scuola. Potrei sempre "passare all'incasso" e vedere se me lo ridà in altra forma, chessò, visibilità e comunicazione. Se del caso, s'intende.ciao

nsu prinz ha detto...

[Ci sono e se sì dove sono e quali sono i luoghi in cui cittadini volenterosi si confrontano senza pregiudizi, senza che l'apposizione di paletti precostituiti includa od escluda a priori?]

in via Vittani, ma è "strettino"...però chissà, magari ci si allarga. Col bel tempo suggerirei spazi aperti, la città in fin dei conti è dei cittadini. "Al tempietto", "Ai Giardini", "In Diga" potrebbero ospitarci, basta portarsi "la cadrega del regista".

 
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