lunedì 6 luglio 2009

L'era glaciale anche a Como

Il sito del Comune di Como pubblica un lungo resoconto della prima conferenza di valutazione nell'ambito della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del PGT (Piano di Governo del Territorio). Non so chi abbia scritto la scheda pubblicata sul sito del Comune. Non riesco però a non chiedermi come sia possibile anche solo pensare che un cittadino sia invogliato a partecipare alla VAS dopo aver letto un pezzo del genere, traboccante di stereotipi e del peggior linguaggio burocratico. In particolar modo in regione Lombardia, i criteri informatori della VAS sono ispirati alla comprensibilità del processo, condizione per la sua partecipazione. Sono comprensibili espressioni come "nuove istanze progettuali", "leggi sussidiarietà", "documento di scoping"? Che dire di frasi che nessuno avrebbe usato neppure agli albori della Repubblica, quali
la Valutazione Ambientale Strategica (Vas) è un processo finalizzato a documentare la compatibilità ambientale delle scelte urbanistiche dell'amministrazione integrando a tal fine considerazioni di natura ambientale, archeologico-culturale e paesaggistiche nei piani e nei programmi attraverso lo svolgimento di consultazioni, la valutazione di un rapporto ambientale e la messa a disposizione delle informazioni in merito alle decisioni prese?
E che dire di "Tutti i documenti sono pubblicati sul sito del Comune all'indirizzo www.comune.como.it cliccando sul banner VAS"? A parte la posizione del ^banner^ in questione, ^appiccicato^, come un post it sul frigorifero, del tutto a caso tra "Servizio Civile Nazionale" e "L'energia solare che ti rinfresca", cosa sarà mai questo ^banner^, si chiederà un lettore standard? Straordinario il "Dopo Laria" (magari, l'ing. Laria) "è intervenuta la dottoressa Paolillo (non legata da alcuna parentela all'omonimo professore) ...", a ricordarci in che tempi bui viviamo. Neppure in termini di diritto siamo messi bene: non credo infatti che il prof. Paolillo abbia affermato che
L'adozione del Pgt, da parte del consiglio comunale, dovrà avvenire in novembre per arrivare all'approvazione definitiva, pena il commissariamento del Comune, entro il marzo 2010.
Il Commissariamento c'è, infatti, solo per il mancato rispetto del termine del 15 settembre 2009 (avvio del procedimento di approvazione). Scaduto il termine del 31 marzo 2010, non c'è alcun commissario: semplicemente lo strumento attuale (il Piano Regolatore Generale) perde efficacia, secondo l’articolo 25, c. 1, della l.r. 12 del 2005. Il che a significare che a partire dal 1° aprile 2010 nessun titolo edilizio potrà essere rilasciato, o nessuna d.i.a., presentata, se non utilizzando l’articolo 9 del D.P.R. 380 del 2001, che espressamente regola l’attività edilizia nei comuni sprovvisti di strumenti urbanistici.
Scadranno alle ore 12 del 28 agosto i termini per la presentazione delle nuove istanze per il Pgt, conclude la nota, specificando che
suggerimenti e/o proposte dovranno pervenire all'Ufficio Protocollo del Comune di Como: direttamente all'Ufficio Protocollo Via Vittorio Emanuele II, 97 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12; tramite posta con Raccomanda R/R. I testi e gli elaborati grafici, rappresentativi delle proposte dovranno essere redatti in triplice copia in carta libera.
Siamo nell'anno del signore 2009 e ancora dobbiamo rapportarci con la pubblica amministrazione in termini di ^posta raccomandata R/R^? Come se nel 2005 non fosse stato approvato il Codice dell'amministrazione digitale (decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82), il cui articolo 3, intitolato ^Diritto all'uso delle tecnologie^, recita:
1. I cittadini e le imprese hanno diritto a richiedere ed ottenere l'uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni e con i gestori di pubblici servizi statali nei limiti di quanto previsto nel presente codice.
Di questo passo temo che, come i dinosauri di Dürrenmatt, sceglieremo di estinguerci, pur di non "fare una figuraccia nei confronti dell'evoluzione".

10 commenti:

nsu prinz ha detto...

Beh, la dice lunga. Ma dubito siano interessati a far comprendere al povero cittadino "carteggi sensibili", come pure a facilitargli la vita nel caso in cui volesse esercitare il proprio diritto di interloquire senza tanti salti mortali. Si sa che il burocratese miete vittime innocenti, mentre la visibilità degli atti e la semplicità d'interazione sono un rischio, per chi è in malafede come questi distinti signori.

Lorenzo Spallino ha detto...

Il problema è che non c'è nulla di nascosto nei documenti di VAS. Si tratta solo di scegliere se far sì che questi documenti siano comprensibili (e quindi partecipati) o meno. Che non lo siano è evidente: basta dare un'occhiata ai desolatissimi forum promossi per le VAS di Ticosa e S. Anna. Il vuoto assoluto. In una pese civile si chiederebbe conto di tutto questo al responsabile della comunicazione. Ma, per carità, si vede che va bene così.

nsu prinz ha detto...

Di nascosto c'è Ticosa. Una Vas senza sapere un tubo di certo su una scelta urbanistica che nasconde tra le sue pieghe cubature, altezze, destinazioni d'uso oltre che la sua fattibilità a 'sto punto... è logica? ma soprattutto è valida? Mi pare quantomeno zoppa. Ricordiamoci che esiste uno sconosciuto PII che eleva a 50 mt parte dell'intervento, sconosciuto e alla Provincia, e al Parco Spina Verde, oltre a circa 80000 comaschi, PII che apporta una valanga di stravolgimenti e di quattrini se passa. Ergo di quale si parla? Quindi quale valutazione, se non si conosce l'oggetto? Poi dopo sarebbe auspicabile una informazione semplice e chiara anche per i non addetti ai lavori, meglio se funzionante (forum) :-D Vuoto, è l'unico caso in rete...curioso.

michele ha detto...

E' imbarazzante come (questi amministratori e tanti "loro" tecnici) siano riusciti a svuotare di senso e di significato quello che dovrebbe essere uno dei punti qualificanti dell'impegno civile: discutere e interrogarsi sul futuro della propria città, del territorio, dei luoghi che viviamo e che vivremo.
michele

Lorenzo Spallino ha detto...

Vorrei davvero chiarire: la VAS di un PGT per un città di 80.000 abitanti è una cosa molto, ma molto, complessa. Richiede tempo, impegno e professionalità: che io non motivo di dubitare ci siano, davvero. Non è questo che lamentavo. Il problema è l'informazione: la VAS può essere condotta benissimo, ma se il comunicato che la porta all'esterno è quello pubblicato sul sito del Comune di Como, allora anche la migliore delle VAS tradisce gli scopi partecipativi che la Convenzione di Arus le impone. Tutto qui.

Anonimo ha detto...

Ehi! Ma avete letto il finale del documento?

Visto che il 31 agosto corrisponde alla festività di Sant'Abbondio, il termine per la presentazione delle istanze è da intendersi fissato alle ore 12 del 28 agosto.

Ma siamo pazzi? Siccome il 31 è festa, invece di posticipare al giorno successivo (Martedì 1 settembre), lo anticipano di 3 (tre!) giorni! Ma qui siamo fuori di melone! Ma chi ha scritto 'sta roba?

Mister x ha detto...

Un pazzo?

nsu prinz ha detto...

Ma sapete la folla che ci sarà, vero? in Agosto è risaputo che nessuno va in ferie e tutti son lì prontissimi con suggerimenti e proposte...un po' come fare un compromesso con Multi il 6 d'Agosto. Si fanno le delibere a fine giugno con i termini a fine agosto... ad aprile però la verniciatura delle panchine e la lampadina del semaforo... Sapendo chi c'è in Comune non mi stupisco, mi stupisco però che siano ancora lì.

cesara pavone ha detto...

@nsu prinz
Io non mi stupisco affatto che siano ancora lì così come non mi stupisco che, nonostante quanto sia emerso e forse emergerà ancora,alla maggioranza degli Italiani, Berlusconi non dispiaccia affatto.
Quando ero giovane pensavo che il fascismo si fosse affermato contro il volere degli Italiani! Noo, come scrive Umberto Eco su L'Espresso di questa settimana , allora contro il fascismo solo 12 docenti su 1200 fecero sentire la loro voce, gli altri se ne stettero quieti, quieti...
Il nostro Presidente, Lorenzo Spallino, dice, con indubbia conoscenza e competenza, di non dubitare che a Como ci siano professionalità e competenze in grado di affrontare il PGT.
Se non ne dubita lui, non ho motivo di dubitarne io che non ho di certo altrettanta conoscenza, ma mi chiedo:
tra costoro, si é forse alzata qualche voce, chiara e forte e magari illustre a denunciare questa assenza di comunicazione, questa carenza di democrazia? Non mi sembra che gli ordini professionali,gli intellettuali, i docenti, abbiano puntato il dito sulle insufficienti modalità di comunicazione e partecipazione,non messe in atto, non si sa se per limite culturale, per negligenza o per scelta consapevole, da questa ammnistrazione.
Né mi sembra che i Presidenti delle Circoscrizioni ( ma che ci stanno a fare ancora?) abbiano fatto sentire la loro voce e chiesto al loro Sindaco di presentare gli obiettivi del Piano nelle sedi circoscrizionali.
Ecco io mi aspetterei, allora che, in assenza di migliori rappresentanti, almeno i cittadini più attenti,decidessero, per una sera, di uscire dal recinto del proprio privato e raggiungessero Palazzo Cernezzi, per chiedere ragione di così tanto disprezzo per le nuove forme di partecipazione.

nsu prinz ha detto...

@Cesara
Non dubito nemmeno io che ci siano persone attente e motivate a porre un freno ad un destino che sembrerebbe inevitabile, ed in parte lo è per paraculismo più o meno velato, persone che certo non hanno facilità ad emergere e fare massa, ma partirei proprio da qui. CP, che è un insieme di idee sappiamo che certe temetiche specifiche le tratta apertamente. Direi quindi uno spunto. Abbiamo pure Area 2010 che dà segnali di sofferenza a questo andazzo ma non si piega al silenzio, altro spunto. Abbiamo vari scenari. Abbiamo poi un potenziale nelle scuole che secondo me andrebbe valutato. Tutto questo per dire che non possiamo escludere a priori che non si possa guadagnare in primis una presa di coscienza, figlia di una analisi logica del momento. Giustamente sono realtà nate in momenti e contesti differenti, ma potenzialmente incollabili. Non in un partito, per carità, ma un movimento, una movida, quello possiamo porlo come obiettivo. Una lista civica che se ne fotte della bandierina. Un primo comune atteggiamento, la trasparenza della documentazione, la sua accessibilità e possibilità d'interazione (es. forum). Certo, non è uno scherzo come batterlo su una tastiera. Ma dovremmo anche uscire dalla tastiera. CP lo fa, va data benzina all'idea e va impollinato il territorio. E vedremo che qualche ceffo in comune cade o avrà qualche problema in più.

 
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